Nord Italia e Est Arizona
Architettura e lavoro corporeo in fondo condividono gli stessi principi.
Poniamo che venga diramato un bando per la progettazione e la costruzione di case popolari nel Nord Italia e nell’Est Arizona. Credo che nessuno, tranne uno speculatore edilizio californiano, oserebbe iniziare il lavoro tentando un paragone dei paesaggi dei due paesi con un modello ideale di paesaggio.

Potrebbe invece essere proficuo confrontare i due Paesi fra di loro e con altri, valutando gli effetti dei diversi climi, suoli, storie geologiche, combinazioni di storia culturale e naturale.

Sono possibili due approcci opposti al problema della progettazione edilizia; ciascuno di essi presenta delle analogie con i possibili approcci al lavoro corporeo.

Il primo è più popolare anche perché più lucroso: l’architetto disegna un progetto che può essere massificato e realizzato ovunque con una spesa minima, dall’Est Arizona al Nord Italia, con variazioni computerizzate in rapporto alle differenti necessità in fatto di riscaldamento, ventilazione e isolamento, e con altre minime variazioni a seconda dei materiali reperibili con maggiore facilità nelle singole regioni.

…Ma esiste anche una seconda possibilità, e cioè che vi siano architetti che pianificano la costruzione delle città solo in seguito a studi complessi sul contesto storico, estetico, spirituale locale, oltre che sui movimenti della popolazione.

Queste persone non cercheranno di costruire una città replicabile in qualsiasi parte del mondo, ma una città sola, che soddisfi le esigenze di una specifica comunità, pur tenendo presente l’aspetto economico del problema.

Questo secondo tipo di città suggerisce un metodo di insegnamento disciplinato, ma non platonico, valido per qualsiasi tipo di terapia corporea.

D. Johnson
Dal n.1 della pubblicazione H'Q