Un bambino di tre anni
Non è la metà di uno di sei.
Le comunità umane si reggono sulla diversità dei talenti, non su una singola concezione di abilità.

Quando sono arrivato a Los Angeles, circa nove anni fa, mi sono imbattuto in un documento ufficiale che con le più buone intenzioni diceva: “L’università comincia dall’asilo.” No, non è così. Non comincia qui. Se avessimo tempo potrei spiegare, ma non l’abbiamo. L’asilo comincia all’asilo. Un mio amico una volta disse, “Un bambino di tre anni non è la metà di uno di sei.” È un bambino di tre anni.

Ma, c’è così grande competizione per entrare all’asilo, per entrare nel “giusto” asilo, che alla gente fanno dei colloqui, a tre anni. Bimbi seduti di fronte ad una commissione con il loro curriculum, (Risate) mentre viene sfogliato e ti senti dire “Beh? Tutto qua?” (Risate) “Sei in giro da 36 mesi ed è tutto qua?” (Risate) Non hai fatto niente. “Hai trascorso i primi sei mesi a poppare, per quel che vedo.” (Risate) Vedete, è una concezione oltraggiosa, ma attrae la gente.

L’altro grande problema è il conformismo. Abbiamo realizzato sistemi educativi sul modello del fast food. Ci sono due modelli di valutazione della qualità nella ristorazione. Uno è il fast food, dove tutto è standardizzato. E l’altro sono cose tipo Zagat o la Guida Michelin dei ristoranti, dove niente è standardizzato, ma personalizzato a seconda delle caratteristiche locali. E noi ci siamo svenduti ad un modello educativo fast food. E sta impoverendo il nostro spirito e le nostre energie così come il fast food sta deteriorando i nostri corpi.

K. Robinson
da TEDTalks