Rotelle
Per negare ciò che sentiamo a favore di una ideologia occorre davvero farne lavorare molte.
I trattati sulla possibilità di persuadere gli esseri umani di qualche astrusa tesi e poi di razionalizzare gli eventi contrari citano il caso paradigmatico di una setta americana dei primi anni cinquanta, guidata da una signora di mezza età che profetizzava, avendo ricevuto messaggi da un misterioso pianeta, Clarion, che il mondo sarebbe stato coperto da un'inondazione il 20 dicembre e che un'astronave sarebbe scesa a portare in salvo i suoi fedeli.

Psicologi si infiltrarono nella setta per vedere come si sarebbero comportati gli aderenti al gruppo al momento fatidico del fallimento della profezia. Il mattino di quella stessa giornata la signora Marian Keech annunciò che a mezzanotte sarebbero stati tutti prelevati e che tutti dovevano eliminare gli oggetti di metallo dal loro bagaglio e dai loro vestiti. Tutti si adeguarono, strappando le cerniere lampo ai vestiti e togliendo le fibbie alle cinture. Naturalmente non successe nulla a mezzanotte e neanche dopo. Ma alle 4 e 45 di quella notte la signora Keech si illuminò improvvisamente e annunciò di avere avuto un nuovo messaggio: la loro fede e devozione era apparsa così forte che Dio aveva deciso di non mandare più l’inondazione a seppellire il genere umano, ma di salvarlo. Grazie a loro e alla forza della loro convinzione.

Grande fu il sollievo e nei giorni successivi gli psicologi poterono annotare come i fedeli della setta si davano da fare per convincere il mondo intero della verità di quella loro formidabile esperienza.

L’esperienza della «dissonanza cognitiva», ovvero dello scarto tra le nostre credenze e gli eventi che le contraddicono, mette in moto un grande lavorio delle «rotelle» per ridurre e cancellare il conflitto.

E quel lavorio è il campo operativo dell’ideologia.

G. Bosetti
dal libro: Spin Trucchi e tele-imbrogli della politica