Volete che qualcosa cresca, e vi mettete a dissotterrare i semi germogliati. Volete ottenere più direttamente l’effetto, in funzione dell’obiettivo che vi siete fissati, e, facendo ciò, andate incontro al fallimento, perché lo avete forzato. Voglio che la pianta cresca, e allora dissotterro il germoglio.
Volendo affrettare la crescita, agire direttamente su di essa, mi muovo in senso contrario al processo avviato e cosi ho fermato, annientato, la possibilità che l’effetto si realizzasse sponte sua. La crescita del germoglio, infatti, era implicata nella situazione, si trovava nel seme sepolto nella terra. Anziché intervenire e faticare, bastava sfruttare tale potenziale: lasciar maturare.