I due investimenti
Investimento sociale e investimento professionale.

Per entrare nel circuito di chi dà base al consenso bisogna avvicinarsi ai centri del potere e investire molto tempo nel coltivare relazioni col potente.

Questo «investimento sociale» toglie tempo all’investimento professionale che è generalmente prediletto dai talenti, di solito idealisti e fiduciosi nelle proprie capacità. È richiesto un forte investimento: andare all’estero, fare esperienze varie, mettersi alla prova, continuare ad apprendere, rimettersi continuamente in discussione.

Questo investimento richiede tempo, sforzo intellettuale e mobilità. Elementi inconciliabili con l’«investimento sociale». I talenti che riescono a farsi strada, pertanto, sono quelli che beneficiano già di una forte rete sociale vicina al potere per cui possono investire in se stessi senza preoccuparsi all’inizio di coltivare la prossimità col potere; oppure sono coloro che hanno la fortuna di incrociare un potente «lungimirante» che decide di investire su un cavallo da corsa con un potenziale, ma nessun «track record».

A Caporale
Dal libro: Mediocri