Io ero un’insegnante di lettere.
Ho frequentato la Facoltà di lettere, ho preso la laurea in lettere e sono quindi diventata, in modo del tutto naturale e direi scontato, un’insegnante di lettere, perché era quello allora lo sbocco professionale più ovvio, dato quel corso di studi. Io quindi ho scelto di studiare letteratura. Non ho scelto di insegnare. L’insegnamento era la naturale conseguenza della mia scelta di studi.
Il mio mestiere dunque non era insegnare: era insegnare letteratura italiana. Il complemento oggetto del mio mestiere era la letteratura. Per l’esattezza, lingua e letteratura italiana.
Mi sembra particolarmente importante che uno nella vita non scelga la parola insegnare, ma la parola letteratura. Vuol dire che non ha un fine, ma una passione.