Gesti di quotidiana salute
Per non diventare persone irreali.

Fa parte di una commissione a cui tocca il compito di valutare l’idoneità all’insegnamento di un giovane ricercatore. Stoner (il protagonista dell’omonimo libro di John Williams) lo conosce, sa che è limitato, arrogante e, in una parola, inadeguato. Nella commissione c’è un altro professore, destinato a diventare il capo di Stoner, che invece lo sostiene. Al punto di fare della promozione di quel candidato una questione di principio. E da agevolarlo nell’esame. Risponde in vece sua, lo accompagna al traguardo sospingendolo, pur sapendo che non ne è degno. E Stoner? «Aspetta quello che sa di dover fare e aspetta con timore, rabbia e dispiacere». Ma poi lo fa: una serie di domande secche e l’ignoranza del giovane è smascherata. Ciononostante, al momento del giudizio il futuro capo, il potere in pectore, sostiene: «Va promosso». Stoner non esita: «Io voto per la bocciatura». Conosce le conseguenze, e le patirà. Tuttavia non ha dubbi. Lo guida una semplice cometa etica: deve esistere un rifugio dal mondo, dove non lasciarlo entrare, «perché se lo facciamo diventeremo come il mondo, altrettanto irreali».

G. Romagnoli
Da Repubblica