Eleggere il proprio cavallo
Nell'ambito delle università si possono chiamare in carica figli o nipoti idioti.

E così il potente mostra di avere una forza enorme, proprio perché, come Caligola, elegge al Senato il proprio cavallo.
Tutto senza il pudore di un qualche nascondimento, anzi alla luce del sole, proprio perché questo significa potere: poter fare quello che si vuole.

E cosi l’uomo, invece di mostrare la propria fragilità, esprime arroganza e inimicizia, si circonda di odio e di voglia di vendetta. Trasforma nel peggiore dei modi un sentimento di insufficienza e di limite, fino al delirio di onnipotenza per cui egli non ha bisogno di nessuno, mentre tutti dipendono da lui, a partire da quelli che lo hanno eletto al potere, raggiunto con la maschera della democrazia.

Il potere è la più grave delle malattie del vivere sociale, poiché si struttura su una condizione di fragilità comune che dovrebbe portare a una strategia di aiuto reciproco.

V. Andreoli
Dal libro: L’uomo di vetro