E cosi l’uomo, invece di mostrare la propria fragilità, esprime arroganza e inimicizia, si circonda di odio e di voglia di vendetta. Trasforma nel peggiore dei modi un sentimento di insufficienza e di limite, fino al delirio di onnipotenza per cui egli non ha bisogno di nessuno, mentre tutti dipendono da lui, a partire da quelli che lo hanno eletto al potere, raggiunto con la maschera della democrazia.
Il potere è la più grave delle malattie del vivere sociale, poiché si struttura su una condizione di fragilità comune che dovrebbe portare a una strategia di aiuto reciproco.