I discepoli della Bioenergetica fanno ben attenzione a non incrociare le gambe e a non contrarre la parete dell’addome. Un gruppo di Rolfer in una stanza appare immancabilmente rigido, immobile: un insieme di gente che si sforza di apparire il più possibile alta e simmetrica.
Addirittura le reazioni dovute alla liberazione di energia profonda nel corso delle sedute terapeutiche finiscono per essere mediate dall’ideale somatico: le risposte sono prevedibili, a seconda del tipo di terapia: “primal”, “counseling”, “zazen” e così via.