Quando l’aragosta cresce, la corazza diventa stretta e l’animale si sente sotto pressione e a disagio. Così va sotto una formazione di rocce per proteggersi dai predatori, si disfa del suo guscio e ne crea uno nuovo su misura. Ben presto però quella stessa nuova corazza diverrà di nuovo stretta e confinante così da costringere l’animale a tornare sotto le rocce e ripetere il ciclo diverse volte. Lo stimolo per l’aragosta per crescere sta nel fatto che lei si sente confinata e a disagio.
Ora se l’aragosta avesse un dottore non sarebbe mai in grado di crescere. Perché nel sentirsi a disagio andrebbe a farsi prescrivere delle medicine per non soffrire. Quello che dobbiamo imparare da questo straordinario animale è che i periodi di stress sono anche periodi che segnalano la nostra crescita. E se facciamo tesoro delle nostre avversità allora saremo capaci di usarle per crescere.