In quel momento capiamo in che cosa consista quella ricerca dell’essenziale che Mies dichiara essere la caratteristica del suo lavoro. Un lavoro basato sull’omissione, sulla rinuncia, guidato senza tentennamenti da un principio di economia spirituale, secondo il quale bisogna essere sempre disposti a separarsi da ciò che non resiste alla prova della necessità. Solo così sembra sussurrarci Mies, è possibile sperare nell’apparizione del trascendente. Forse è proprio questo il significato profondo dell’aforisma “less is more”.