Ogni vuoto, ogni silenzio sono vissuti non come una libertà e una scelta, ma come un abbandono e una decurtazione. Si vive circondati da suoni e immagini perché farne a meno costringe a rimanere in compagnia del solo sé, nudo come si è nudi quando si è soli.
Silenzio, solitudine, vuoto mi hanno procurato emozioni e felicità indicibili, ma dubito di riuscire a comunicarlo a chi è nato nella dittatura del rumore, dell’immagine, del sempre pieno.