La percezione del corpo e quella dello spazio esterno sono due processi che nel bambino si sviluppano simultaneamente, tanto che, come abbiamo visto nel capitolo precedente, alla maturazione di questa percezione è strettamente collegato lo sviluppo della personalità. Non può quindi sorprendere il fatto che l’organizzazione dello spazio si rifletta sul corpo e sull’organizzazione psichica, ma anche che, viceversa, cambiamenti a livello psichico e di personalità portino a modificare le caratteristiche dello spazio circostante. Così, se la strategia personale di un individuo prevede una respirazione contenuta, è probabile che anche il suo bisogno di spazio sia scarso, e che la sua identità risulti ristretta rispetto alle sue potenzialità. Mentre se il respiro è più ampio del necessario, il bisogno di spazio potrebbe essere esagerato, al punto di trovarsi spesso a occupare anche quello degli altri. Così come è possibile che il fatto di crescere in uno spazio ristretto induca a ridurre il proprio bisogno di spazio (e la propria identità). Per contro, visto che non esistono due persone uguali, può accadere anche l’opposto, come accade quando ci si sente enormi e ingombranti in uno spazio piccolo o piccoli e indifesi in uno spazio troppo ampio. In ogni caso, l’attenzione al respiro rappresenta una buona indicazione su ciò che sta succedendo.