A casa, sorseggiando una bella Coca-Cola e mangiando olive ascolane, mi sono addentrato con curiosità nelle tecniche edilizie biodinamiche e ho scoperto con sgomento che la mia casa è male orientata, che la porta d’ingresso è male orientata, che il mio letto è male orientato, che il mio impianto elettrico mi farà venire il cancro domani, che devo immediatamente cambiare il colore della camera da letto se voglio dormire bene (ma io dormo bene!), che ho un’affinità elettiva con certi metalli che dovrebbero essere presenti in abbondanza in tutta la casa, che l’energia propizia per me soffia da Ovest, o meglio da Nord-Ovest, che non posseggo colpevolmente una piramide di rame accumulatrice di energia universale sotto la quale dovrei passare almeno due ore al giorno, e che infine il colore dominante di casa mia dovrebbe essere il giallo ocra. Ho chiuso il libro e l’ho buttato via.