Per i sostenitori dell’architettura religiosa noi resteremmo fedeli a un culto solo se i nostri edifici lo riaffermano, anche quando a livello intellettuale siamo convinti della nostra adesione. Il pericolo è che le passioni ci corrompano o che la dimensione commerciale e vociante delle nostre società ci porti fuori strada: perciò ci servono luoghi in cui i valori esteriori incoraggino e rafforzino le nostre aspirazioni interiori.
Ci avviciniamo a Dio o ce ne allontaniamo a seconda di ciò che è raffigurato sulle pareti o sui soffitti. Abbiamo bisogno di tavole d’oro e lapislazzuli, vetrate colorate e giardini dove la ghiaia viene rastrellata con regolarità per restare fedeli alla parte più sincera di noi stessi.