I pianificatori dello sviluppo urbano hanno influenzato in modo radicale le nostre nozioni di città, portandoci a dimenticare che le città sorgono dal basso, crescono dalle loro strade. Le città sono in effetti strade, vie di commercio e di scambio, il mondo dell’accalcarsi fisico del popolino, folla che calca i selciati con curiosità, con sorpresa, incontrandosi, la vita umana non al di sopra della mischia, ma proprio in mezzo ad essa. La vitalità della città dipende dal camminare.