Dove cominciano i problemi delle città
Cosa succede se le vie servono solo per arrivare e non anche per ‘esserci’.
Il crimine di strada germoglia psicologicamente in un mondo dove non si cammina; incomincia al tavolo da disegno di quell’urbanista che vede la città come una raccolta di altri edifici e di viali funzionali, con strade ridotte a meri sistemi di accesso.

I pianificatori dello sviluppo urbano hanno influenzato in modo radicale le nostre nozioni di città, portandoci a dimenticare che le città sorgono dal basso, crescono dalle loro strade. Le città sono in effetti strade, vie di commercio e di scambio, il mondo dell’accalcarsi fisico del popolino, folla che calca i selciati con curiosità, con sorpresa, incontrandosi, la vita umana non al di sopra della mischia, ma proprio in mezzo ad essa. La vitalità della città dipende dal camminare.

James Hillman
Dal n.5 della pubblicazione La Nuova città