Sono cambiati i nostri corpi. La moda veste il corpo e ogni epoca ne ha uno diverso.
Se la moda non capisce questo, fallisce.
Quando parlo di corpo, parlo di allure, di morfologia, di linguaggio. Parlo di cultura e società. Prendiamo gli anni Settanta: gli anni della liberazione sessuale, della conquista dei diritti sociali, della riscoperta del privato. Epoca in cui il corpo rivendica la sua libertà, il diritto alla naturalezza, persino all’imperfezione e gli abiti rispondevano a quel desiderio di movimento e di scioltezza. Negli anni Ottanta invece prevale un corpo costruito, palestrato. Un corpo che è immagine stessa del potere.