Più di 2 lauree
Cosa vale oggi più di due lauree?
Ho 39 anni, sono single, due lauree, (una in architettura e una in conservazione dei beni architettonici), due master, uno in economia e uno in studi storici, una specializzazione in consolidamento, un dottorato di ricerca e… un gran bel fondoschiena.

Ebbene si, signori miei, il mio primo impatto con la classe “maschio italico” è sempre il suo sguardo insistente su quella “qualità” (a meno che non mi metto un bel burka) della quale io non ho nessun merito; nonostante il mio quoziente intellettivo, la mia cultura, la mia ironia, eccetera… ho un bel affannarmi a parlar di politica, a ricostruire le tappe del disfacimento etico della nostra attuale società, a discutere dei massimi sistemi, di pensioni, di Mozart, di cuneo fiscale, di travi in precompresso… La replica, nel migliore dei casi, è sempre “pure intelligente…” e sorrisino, nel peggiore uno sbadiglio.

E io penso: ma davvero sono così poveri di spirito? Poveri di argomenti con l’altro sesso? Assolutamente incapaci di confrontarsi su altri terreni che non siano quelli delle schermaglie sessuali? O anche amorose?

In ogni caso la mia idea è, tranne qualche valida eccezione “penso di te che sei solo uno scemo” e dio solo sa quanto verrei essere smentita.

Allora io mi chiedo cosa dovremmo fare noi mamme italiane con questi ragazzini maschi? Perché il problema sono fondamentalmente loro; annegarli da piccoli? Buttarli giù dalla rupe tarpea della selezione intellettuale? Fargli sistemare la cameretta già a 8 anni così da capire che la parola “maschio” andrebbe sostituita con quella di “persona”?

Ovviamente ho esagerato, ovviamente sono d’accordo con lei nel giudicare davvero orrendo, mortificante dell’intelligenza umana, un tale costume, un tale andazzo… ma toglierei da parte sua l’accento solo sulle donne e lo sposterei su ragioni e cause ben più complesse e variegate.

M. Spicola
Lettera a La Repubblica