Umanità
La caratteristica di chiunque consideri l’ego subordinato al noi.
Nei momenti di crisi si capisce meglio quali sono le persone preziose.

Vale per le figure pubbliche, vale per la sfera privata. Ci sono persone che, «dopo», frequenteremo meno volentieri, perché nell’emergenza, che calca la mano sulla realtà e sui caratteri umani, hanno mostrato ignavia, o bassezza, o indifferenza. E ci sono persone che «dopo» ci saranno più preziose: perché nell’emergenza si sono comportate bene, hanno mostrato valore, compassione, resilienza. In una parola sola: umanità.

Inutili per eccellenza – a parte i pavidi, che fanno soprattutto pena – sono i narcisi che continuano a strillare e spintonare gli altri nei talk-show, come se non fosse obbligatorio abbassare i toni e mettersi in ascolto. Sono i cialtroni che non hanno studiato, non hanno letto, non hanno ascoltato, e vengono a spiegarti che cosa è successo solo sulla base dei loro pregiudizi, o della loro convenienza, o delle fole che tutt’ora, incredibilmente, continuano ad avvelenare i pozzi. Sono i giornalisti e i politici incapaci di resettare se stessi, invariabili nella catastrofe, stessa faccia incazzata o furba o vanitosa, il loro palinsesto è impartire lezioncine, lo farebbero anche in caso di ecatombe nucleare o invasione marziana. Inutili idioti.

In sintesi: gli inutili sono i presuntuosi. Gli utili sono gli umili. Chiunque si sia messo a disposizione (dal farmacista al ministro, dall’infermiera al primario, dal volontario all’intellettuale). Chiunque abbia considerato l’ego come una subordinata del noi.

Michele Serra
Da La Repubblica