Come gli incompetenti diventano capi
Perchè gli aspetti che consentirebbero di predire il fallimento vengono scambiati per indicatori di talento
Potrebbe esserci una relazione causale tra il fatto che la maggior parte dei capi è composta da incapaci e che la maggior parte dei capi è composta da maschi?

In altre parole, la prevalenza dei capi incapaci si ridurrebbe se ci fossero meno maschi e più femmine nei posti di maggiore responsabilità?

Mi sono posto il problema una prima volta nel 2013, in un breve saggio il cui titolo sintetizza la questione: «Perché tanti uomini incompetenti diventano capi?». Sostenevo che, se le donne erano sottorappresentate nei posti di potere, ciò non era dovuto alla loro mancanza di capacità o motivazione, ma alla nostra riluttanza a riconoscere l’incompetenza negli uomini. Quando gli uomini vengono selezionati per occupare posizioni di vertice, gli stessi aspetti che consentirebbero di predire il loro fallimento sono comunemente scambiati per indicatori di potenziale o di talento per la leadership e, come tali, persino esaltati.

Avviene così che i difetti di carattere aiutino gli uomini a emergere come leader in quanto appaiono come attraenti qualità della leadership. Caratteristiche come l’eccessiva fiducia in sé stessi e il narcisismo dovrebbero essere interpretate come segnali di pericolo. Invece, ci spingono a dire: «Ah, che tipo carismatico! Ha la stoffa del leader». Il risultato, sia nelle aziende sia nella politica, è un eccesso di uomini incompetenti in posizioni di responsabilità, e questo eccesso riduce le opportunità per le persone competenti – donne e uomini – e nello stesso tempo mantiene penosamente bassi i livelli della leadership.

Tomas Chamorro-Premuzic