Cosa rimane alla fine
Cosa si riscontra analizzando le testimonianze di parecchi campioni sportivi a fine carriera?

L’affermazione di Heywood Hale Broun, “Sports do not build character. They reveal it” (Gli sport non costruiscono il carattere. Lo rivelano), è falsa. Assolutamente. Sicuramente gli sport rivelano il carattere. Ma permettono anche di costruirlo, di cambiarlo. Se non si cercano scorciatoie.

Tutto questo – come vedremo oltre – non vuole dire affatto che la competitività non sia un valore; che cercare la vittoria rappresenti una perversione. Al contrario, amare vincere è qualcosa di molto sano finché il tutto rimane interno al gioco stesso ed alle sue regole. Uscire dalle regole del gioco per poterlo vincere a tutti i costi non è esattamente la stessa cosa.

In sostanza l’hardgainer è proprio colui che accetta di partecipare e di dare il meglio di sé rimanendo all’interno di un sistema di regole che lui stesso ha liberamente scelto; il suo obiettivo finale non è semplicemente essere vincente sugli altri. Questo è solo un mezzo per un altro fine, quello della crescita personale, della vittoria su di sé e sui propri limiti.

A questo punto il doping altrui diventa un problema secondario.

Finalmente si può smetterla di compiangersi perché c’è gente che si “bomba” e ci arriva davanti: infatti il passo logico successivo a “tutti si dopano” è “mi dopo anch’io”.

P. Trabucchi
Dal libro: Ri-pensare lo sport