Se mi dicono che bisogna bere acqua…
Non esistono scorciatoie a nulla,
non certo alla salute,
non alla felicità, o alla saggezza.
Tiziano Terzani
Le pratiche non sono buone o cattive; il valore è in quello che viene a noi realmente; e che per ognuno può essere diverso.
Le “pratiche di lunga vita” seguono questa direzione nel costruire una consapevolezza/attenzione agli stimoli e alle risposte così da formare una coscienza/consapevolezza della propria vita.
Nulla a prescindere da questa o quella affermazione diviene importante, ma solo l’esperienza e la pratica assumono forma valida.

Se mi dicono che bisogna bere acqua in grandi quantità e a qualsiasi ora ed eseguo ciecamente senza osservare il mio mutamento dopo aver bevuto, quale valore avrebbe questa “cura”? Se medito per calmare la mia mente e invece genero tensione e sfinimento quale valore ha “questa pratica”? Ognuno di noi ha un suo codice un suo programma una sua storia e gli unici a poterne leggere il vero significato siamo noi.

Magari facendo un po’ di sforzo, avendo un po’ di costanza nel praticare “un’arte o una disciplina” e educandomi all’«ascolto» scoprirei le stesse cose che i guru della scienza e quelli dello spirito affermano già con certezza, cioè se bere tanto e meditare fa bene a me, ora, non a tutti.

A. Onetti
Dalla rivista Shiatsu-Do