Qualcuno mi può far smettere per favore?
Quelli che vogliono sempre migliorarsi si distraggono riempiendo il proprio tempo, ma corrono troppo in fretta per accorgersi di quel che hanno perso.
E se tornare a scuola e apprendere nuove abilità possono essere esperienze positive, il frenetico attivismo ha dei costi da pagare. Può servire come modo per non confrontarsi con l’età di mezzo impegnandosi in uno sviluppo esterno piuttosto che in quello interno. Può essere anche, come vedremo, piuttosto stancante.

Ho finito sei cuscini a punto croce,

Leggo Jane Austen e Kant,

Sono arrivata al maiale con fagioli neri nel corso avanzato

di Cucina Cinese.

Non devo lottare per trovare me stessa

Perché so già quel che voglio.

Voglio essere sana e intelligente e bella.

Imparo nuove vetrificazioni alla scuola di ceramica,

E suono nuovi accordi sulla chitarra,

A Yoga comincio a impratichirmi con la posizione del loto.

Non devo riflettere sulle priorità

Perché so già quali sono:

Essere bella, sana e intelligente,

E in aggiunta adorata.

Miglioro il servizio con un maestro di tennis,

Faccio pratica nelle declinazioni greche,

E con la terapia dell’urlo primario tutte le mie frustrazioni

si sono dileguate.

Non ho bisogno di chiedere cosa sto cercando

Visto che so già che cosa cerco

Essere bella, sana e intelligente,

E adorata

E soddisfatta.

Sono rifiorita al corso di giardinaggio naturale,

E a danza le mie cosce si sono rassodate,

E al corso per lo sviluppo della consapevolezza nessuno

mi batte.

Lavoro giorno e notte

Per essere bella, sana, intelligente.

E adorata.

E soddisfatta.

E coraggiosa.

E colta.

E una splendida padrona di casa,

Fantastica a letto,

E bilingue,

Atletica,

Artistica…

Qualcuno mi può far smettere per favore?

J. Viorst
Dal libro Distacchi