Mi stavo quasi incazzando…

Un problema non può essere risolto
allo stesso livello che lo ha creato
Albert Einstein
Perché l'ufficio soluzioni non si trova allo stesso piano dell'ufficio problemi.
Non riesco a ricordarmi dove l'avessi letto. O forse l'avevo sentito citare in qualche seminario.

Potrebbe forse arrivare dalla neurolinguistica. Ho provato anche a cercarlo su Google, ma non salta fuori da nessuna parte. Non è che poi abbia tutta questa importanza saperne l’origine: mi è risuonato chiaro e forte la prima volta, e continua ad essere convincente, per me, anche adesso. Soprattutto adesso.

Recita all’incirca così: “Il mondo della soluzione e il mondo del problema non solo sono due mondi separati, ma si trovano su livelli/profondità così diversi da risultare inconciliabili”.

Dopo un po’ di tempo che ci pensavo mi sono dato la mia personale traduzione: inutile arrovellarsi per trovare una soluzione a questo o quel “problema”, tanto sarebbe impossibile. Ma nulla mi dovrebbe vietare di entrare a piè pari nel mondo della soluzione.

E già mi è sembrata una capriola carpiata l’averlo “tradotto” e capito così. Ok… ma in concreto come si fa? E vabbè a quel punto mi sono arreso. Raccontandomi che in fin dei conti era una “frase” carina, forse utile, ma che ce ne sono tante. E me ne sono dimenticato…

E ho continuato a cercare soluzioni ai miei problemi (fisici, esistenziali o mistici che fossero) girovagando di qua e di là. Tutti giuravano di capire benissimo i miei problemi. E che la soluzione sarebbe arrivata, quasi inattesa, al momento giusto. E giù con i consigli: trucchetti più o meno espliciti, ragionamenti ed esercizi. E poi aspetta, perché in questi processi ci vuole tempo, ecc. ecc. ecc.

A pensarci adesso: ne ho fatte di cose…

Poi un giorno una delle tante persone da cui ero stato indirizzato mi ha detto: “Non ho la minima idea di quali problemi tu abbia, su quali tu abbia voglia o sia in grado di lavorare, o di cosa ti possa servire. Io faccio solo seminari per comprendere esperienzialmente come funzioniamo”. Ci sono rimasto di stucco. Davvero, mi stavo quasi incazzando!

E poi non so se il gusto della sfida, il gusto del paradossale o più semplicemente la sfiducia accumulata in tutto il resto, ma sono andato a un seminario di percezione interna del nostro corpo.

Oh to’. Il mondo delle soluzioni…

Andrea Ambrogio