Che ci piaccia o no, siamo tutti artisti
Diventiamo qualcosa prima di saperlo, ed è quel qualcosa che ci trattiene.
L’immaginazione non è soltanto uno strumento artistico. Non possiamo delegare le congetture agli artisti. O meglio: che ci piaccia o no, siamo tutti condannati a essere artisti.

Siamo i creatori e gli artisti delle nostre vite, del futuro e del passato, se per esempio vediamo il passato come un cadavere, una risorsa o qualcos’altro. Siamo artisti nel modo in cui vediamo, interpretiamo e costruiamo il mondo. Siamo artisti quotidiani di giochi, conversazioni, camminate, cibo, amicizie, sesso e amore. Ogni bacio, ogni lavoro o pasto, ogni parola scambiata o ogni cosa sentita – ci sono modi migliori di ascoltare – ha in sé un po’ d’arte, oppure nessuna.

Per sopravvivere efficacemente nel mondo c’è bisogno di una grande capacità. Essere audaci e originali è un lavoro complesso: può sembrare impossibile, perché abbiamo storie e caratteri che possono diventare identità fisse. Diventiamo qualcosa prima di saperlo, e quel qualcosa ci trattiene.

Hanif Kureishi