L’uomo nell’arena
Una bella frase che mi ha salvata.
Myshkin Ingawale, è salito sul palco e ha spiegato ciò che l'ha spinto a creare uno strumento per l'esame dell'anemia, perché le persone morivano inutilmente. Mi ha detto: "Ho visto che c'era questa necessità. E allora cos'ho fatto? L'ho realizzato". E allora c'è stato un applauso generale, c'è stata l'approvazione di tutti. Al che lui ha detto: "Ma non funzionava. E allora ho fatto altri 32 tentativi, finché non ha funzionato".

C’è una bella frase che mi ha salvata lo scorso anno, era di Theodore Roosevelt. Molti la conoscono come la frase dell’Uomo nell’Arena. Dice così: “Non è il critico che conta. Non è l’uomo che, seduto, sentenzia che colui che ha fatto qualcosa l’avrebbe potuta fare meglio, e resta a vedere come cade e inciampa. Il credito è dell’uomo che si trova nell’arena, con il volto segnato dalla polvere dal sangue e dal sudore. Ma quando sta nell’arena, se va bene vince, altrimenti perde, e quando fallisce, quando perde, lo fa in modo grandioso”.

Brenè Brown
Da Listening to shame (TED Talks)