L'acquiescenza
Diverse possibilità di risposta a una offesa.
C'è una statua di Demetra in lutto, un marmo scoperto a Cnido, che esprime efficacemente il dolore della donna e l'offesa arrecata alla dea. Ma a differenza della Mater Dolorosa cristiana, e forse sta qui una delle differenze fondamentali fra il cristianesimo e il paganesimo, la Madre si arrabbia e rifiuta di rendere il bene per male.

Non si limita a piangere: minaccia Zeus, che ha permesso il rapimento di Persefone, di lasciar morire di fame l’umanità. Finché non le viene restituita la figlia, nessun vegetale germoglia, nessun cibo è disponibile. Demetra fa sciopero e nulla la smuove. Al contrario Maria, il cui figlio è catturato, torturato, umiliato e crocefisso sotto i suoi occhi, resta a piangere ai piedi della croce. Tutte le Pietà ce la raffigurano con un volto da ragazza (come se una donna che ha un figlio di trentatré anni potesse avere l’aspetto di una diciottenne) e con un’aria di impotenza assoluta e di acquiescenza totale.

G. Paris
Dal libro “Hermes e Dioniso”