Fragilità che si incontrano
La sostanziale differenza tra il darsi e il dare.

È bello esserci, anche per chi non ha bisogno in quel momento di nulla; è bello sapere di esserci per darsi e non per dare oggetti, cose.

Il potente talora fa l’elemosina, un gesto di potenza su un miserabile; il saggio offre se stesso, gode nell’essere utile alla fragilità dell’altro e nel sapere che l’altro è utile alla propria: si tratta sempre di relazioni e mai di servizi.

Darsi, e non dare, aiuta a scoprire di quante piccole cose la fragilità sia capace, a partire dal capire i bisogni degli altri. E per lo più non hanno necessità di un’astronave ma di un sorriso, di un’attestazione di stima, mentre si crede di non valere nulla e che nessuno li consideri.

V. Andreoli
Dal libro: L’uomo di vetro