Perchè Platone danzava?
Platone danzava, e così facevano anche gli ufficiali e i magistrati dell’antica repubblica.
Era questa abitudine che dava ai loro pensieri un’eleganza e un equilibrio che li ha resi immortali.

Ciò è naturale in quanto gli atteggiamenti che assumiamo toccano anche la nostra anima: un semplice rovesciamento del capo all’indietro, se fatto con passione, provoca lo scorrere in noi di una frenesia bacchica, una frenesia di gioia, eroismo o desiderio. Tutti i gesti fanno così sorgere una risposta interiore, e allo stesso modo hanno la capacità di esprimere direttamente tutti gli stati possibili del sentimento e del pensiero.

Ogni movimento che può essere danzato sulla spiaggia, senza essere in armonia con il ritmo delle onde, ogni movimento che può essere danzato in una foresta, senza essere in armonia con l’ondeggiare dei rami, ogni movimento che può essere danzato nudo sotto la luce del sole in aperta campagna, senza essere in armonia con la vita e la solitudine del paesaggio, ognuno di questi movimenti è falso, perché non è in accordo con le linee armoniose della natura. Questa è la ragione per cui la danzatrice dovrebbe soprattutto scegliere quei movimenti che esprimono l’energia, la salute, la nobiltà, la quiete e la serenità delle cose viventi.

Isadora Duncan
dal Libro Lettere dalla danza