Proposte che fanno riflettere
Le 16 provocatorie proposte di N. Postman per cambiare l'attuale ambiente scolastico.
La maggior parte di queste idee vi colpirà e parrà poco pratica, ma solo perché vi sarete dimenticati del fatto che l'attuale sistema è il meno pratico che si possa immaginare, se il vostro intento è quello di rendere più facile l'apprendimento.

1. Dichiarare una moratoria di cinque anni riguardo all’uso di tutti i libri di testo.

Dal momento che, fatte pochissime eccezioni, tutti i testi sono non solo noiosi, ma anche fondati sull’assunto che la conoscenza esiste in modo prioritario, indipendente ed esterno rispetto all’allievo, essi sono discutibili e pericolosi. Se è impossibile andare avanti senza libri di testo, fornite a ciascuno studente un notes e fategli scrivere un testo proprio.

2. Fate in modo che gli insegnanti di “inglese” “insegnino” la matematica, gli insegnanti di matematica l’inglese, quelli di scienze sociali le scienze, quelli di scienze l’arte, e così via.

Uno dei maggiori ostacoli che si oppongono alla costituzione di un solido ambiente di apprendimento è il desiderio degli insegnanti di far sì che qualcosa che essi sanno entri nella testa di gente che non la sa. Un insegnante di inglese che insegni la matematica sarà difficilmente capace di fare ciò. Per di più, e questo è ancor più rilevante, egli sarà costretto a percepire la “materia” come un allievo, non come un insegnante. Se questo suggerimento sembra irrealizzabile, provate con i punti 3 e 4.

3. Trasferite tutti gli insegnanti delle scuole elementari alle scuole secondarie, e viceversa.

4. Chiedete a ogni insegnante che ritiene di conoscere bene la propria “materia” di scriverci sopra un libro.

In questo modo, egli si renderà conto della necessità di trasmettere la propria conoscenza ad altri, in particolare ai suoi studenti.

5. Dissolvete tutte le “materie”, i “corsi” e soprattutto i “requisiti del corso”.

Questa proposta di per sé sola, distruggerà ogni burocrazia didattica esistente. Il risultato sarà quello di privare gli insegnanti delle scuse che attualmente forniscono per i loro successi, e di consentire loro di concentrarsi sugli allievi.

6. Limitate l’attività di ogni insegnante a 3 frasi dichiarative per classe e a 15 interrogative.

Ogni frase oltre a quelle stabilite verrà multata con una cifra corrispondente al 25% dello stipendio. Gli studenti potranno fare il conto e la raccolta delle multe.

7. Proibite agli insegnanti di porre domande di cui conoscono di già la risposta.

Questa proposta non solo costringerà gli insegnanti a percepire l’apprendimento dalla prospettiva dell’allievo, ma li aiuterà ad imparare a porre domande che producono la conoscenza.

8. Eliminate tutti gli esami e tutte le classi.

Ciò toglierà dalle mani degli insegnanti tutte le loro più potenti armi di coercizione ed eliminerà due dei maggiori ostacoli all’apprendimento da parte degli studenti di cose realmente significative.

9. Esigete che tutti gli insegnanti si sottopongano a una qualche forma di psicoterapia, come parte del loro compito di aggiornamento.

Non c’è bisogno che siano sedute psicoanalitiche; andrà bene una qualche forma di terapia di gruppo o di sedute psicologiche. Lo scopo: dare agli insegnanti l’opportunità di vedere in se stessi, soprattutto di indagare sui motivi per cui fanno questo mestiere.

10. Fate una classifica degli insegnanti in base alla loro abilità e rendete pubblica la lista.

Vi sarà un gruppo “brillante” (i Bluebirds), un gruppo “medio” (i Pettirossi), e un gruppo “scadente” (i Beccaccini). Le classifiche verranno pubblicate ogni anno sul bollettino della comunità. Verranno anche pubblicati il quoziente di intelligenza e le classifiche in base alle lezioni, e la lista di coloro che sono “avvantaggiati” e “svantaggiati” grazie a quello che sanno in rapporto a quello che sanno gli studenti.

11. Esigete che tutti gli insegnanti si sottopongano a un esame preparato dagli studenti su quanto sanno gli studenti.

Verrà permesso di “insegnare” solo a quei professori che supereranno questo esame. Esso potrà essere usato per “raggruppare” gli insegnanti come al punto 10.

12. Date a ogni classe la facoltà di sospendere ogni mese l’insegnante con decisione presa a maggioranza nel caso che gli studenti non dimostrino alcun interesse a seguire le lezioni del mese successivo.

Questa proposta metterebbe semplicemente l’insegnante su un piede di parità con altri professionisti, come i medici, i dentisti, gli avvocati, e così via. Nessuno vi costringe a recarvi da un dottore particolare a meno che non siate un “caso clinico”. In tale caso, dovete prendere quello che vi si dà. Il nostro sistema attuale fa un “caso clinico” di ogni studente. I burocrati decidono chi guiderà la loro istruzione. Noi vorremmo cercare di riproporre la filosofia americana: niente clienti, niente denaro; tanti clienti, tanto denaro.

13. Esigete che ogni insegnante prenda un anno di riposo ogni quattro per lavorare in qualche “settore” che non sia l’istruzione.

Tale esperienza è intesa a far risultare, anche se non in modo del tutto sicuro, che in un certo momento della propria vita l’insegnante è stato in contatto con la realtà. Tra le varie occupazioni si raccomandano: il barista, il tassista, il sarto, il cameriere. Una delle difficoltà che si incontrano più comunemente con gli insegnanti risiede nel fatto che essi per lo più si muovono da una parte del tavolino (come studenti) all’altra (come “insegnanti”) e non hanno mai avuto un contatto eccessivo con le cose così come esse sono al di fuori delle aule scolastiche.

14. Esigete che ogni insegnante dimostri in qualche modo di avere avuto un rapporto amoroso con almeno un altro essere umano.

Se l’insegnante riesce ad esibire qualcuno che dica: “Io lo (la) amo”, può essere confermato nell’incarico. Se ne può trovare due, avrà un avanzamento di grado. Non c’è bisogno di escludere la testimonianza dei coniugi.

15. Esigete che tutti i disegni fatti nei gabinetti della scuola siano riprodotti su manifesti e appesi nell’ingresso.

I disegni riguardanti i professori e gli amministratori dovrebbero essere scolpiti su pietra sul frontale dell’edificio

16. Vi dovrebbe essere la proibizione generale di usare le seguenti parole e frasi: insegnare, programma, tema, composizione, esame, disadattato, dotato, ributtato, valorizzazione, corso, grado, voto, natura umana, sciocco, intelligente, materiale universitario, necessità scolastica.

N. Postman
Dal libro: L’insegnamento come attività sovversiva