La capacità di stare zitti
La coazione odierna all'intervento.
Inter-venire, cioè piombare in mezzo: questa capacità intrusiva, e anche leggermente volgare, noi apprezziamo più di tutto.

Oggi mi sembra di notare una vera e propria… coazione all’intervento.

Ci piace che i ragazzi in ogni caso parlino, ci importa relativamente poco quello che dicono. Preferiamo il rumore di una classe, al silenzio.

Noi non vogliamo che i nostri figli e allievi se ne stiano zitti in un angolo. Prendiamo come esempio una ragazza un po’ timida, silenziosa e compunta: a noi non viene in mente che stia pensando e basta. Noi riteniamo che non sia abbastanza socializzata, che non si stia integrando e che sia quindi una disadattata.

Soprattutto, riteniamo che abbia un atteggiamento…passivo.

Non diamo affatto valore alla sua solitudine e al suo riserbo. Spesso una ragazza così non interviene perché è convinta di non avere ancora gli strumenti adatti per dire quello che pensa, di non aver letto abbastanza libri e di non aver ancora sufficientemente riflettuto dentro di sé riguardo a quel tale argomento. Crede che, se intervenisse, molto probabilmente direbbe cose banali e superficiali, quindi sta zitta. Probabilmente quella ragazza ci metterà anni a fare un suo intervento pubblico, e quando lo farà dirà cose nuove e originali e grandi, che forse cambieranno anche un po’ il mondo (almeno limitatamente a quel tal argomento).

Ma noi non l’avremo aspettata, quella ragazza. La avremo subito bollata come spenta, inadatta, passiva. E soprattutto non la avremo affatto elogiata per la sua forza e capacità di starsene zitta; non la avremo ammirata né premiata, perché in fondo non ci piace per niente una ragazza così, anzi, ci irrita un po’.

P. Mastrocola
da La scuola spiegata al mio cane