Diritto di critica
Il contrasto con l’estero dove ho fatto un’esperienza come visiting professor.

L’ordinario del luogo (Siviglia) ha pochi anni più di me; ha pubblicato un annuncio in rete per un posto, io ho risposto inviando il mio curriculum e sono stato preso. In questa università non è necessario vestirsi in giacca e cravatta per andare a lezione e si da del tu ai propri superiori, che poi sono colleghi. Nelle conferenze, si può prendere la parola ed eventualmente dire senza problemi che non si è d’accordo. In generale, non viene richiesto di «omaggiare» i propri superiori, in quanto «datori di lavoro».

Tutto ciò rende naturalmente il proprio lavoro molto più stimolante e gratificante, oltre che più serio anche dal punto di vista scientifico (il diritto di critica dovrebbe essere garantito sempre e basato sulle idee, a prescindere dai ruoli ricoperti).

A. Caporale
Dal libro: Mediocri