Già, interpretare la vita: questo è il compito genuino dell’architettura, perché gli edifici sono fatti per essere vissuti felicemente, per incrementare questa gioia vivente.
A Taliesin (sua seconda casa di abitazione costruita come modo di esplorare le sue idee sull’architettura, ndr) abbiamo scoperto che la poesia non sta più alla periferia della vita… ma in qualche cosa di profondo da rintracciare entro la vita, nel vissuto. L’architettura organica non è perciò moda o culto estetico, ma un movimento basato sul principio di una nuova integrità della vita umana… forma e funzione in uno.
L’uomo dà una mano alla creazione ogni volta che pone un edificio sulla terra, sotto il sole.
Sin dall’inizio ho avuto la certezza che l’architettura proviene dalla terra e che il sito, le condizioni ambientali, la natura dei materiali e lo scopo della costruzione, determinano la forma dell’edificio.”