Come ben sapeva il Dio dell’Antico Testamento, per sgonfiare un po’ l’ego inflazionato degli uomini si può guardare ai semplici esempi di superiorità presenti in natura – le montagne, la circonferenza della terra, i deserti.
Se il mondo ci appare incomprensibilmente ingiusto, i luoghi sublimi ci dicono che non abbiamo nulla di cui stupirci, poiché noi non siamo che dei balocchi in balia di forze che hanno generato i mari e scolpito le montagne. I luoghi sublimi ci spronano insomma a riconoscere quei limiti che in situazioni diverse, nel corso ordinario degli eventi, affrontiamo con rabbia o con ansia.
Non è solo la natura a sfidarci. Anche la vita umana è immensa e sconvolgente, ma a fornirci il promemoria migliore, più bello e rispettoso, di tutto quanto ci supera in forza e grandezza è proprio la vastità degli spazi naturali. Trascorrendovi un po’ di tempo, questi spazi possono aiutarci ad accettare con maggior serenità gli eventi poderosi e imperscrutabili che sono motivo di sofferenza nella nostra vita e che, inevitabilmente, ci restituiranno polvere alla polvere, cenere alla cenere.