I bei luoghi
Come i bei luoghi inducono belle persone.
Quando gli antichi teologi ipotizzarono che fosse più facile diventare fedeli servitori di Dio guardando piuttosto che leggendo espressero una seconda convincente apologia dell'elemento visivo.

Argomentarono che l’architettura poteva educare l’umanità con maggior efficacia delle Scritture. Poiché l’uomo è una creatura dotata di sensi, i principi spirituali avevano maggiori possibilità di fortificare l’anima se venivano assorbiti con gli occhi, più che con l’intelletto. Si potevano imparare più cose sull’umiltà osservando una fila di piastrelle che non studiando il Vangelo, e più cose sulla natura della bontà verso il prossimo da una vetrata colorata che non da un libro sacro. Si riteneva che trascorrere il tempo in luoghi belli, senza indulgere al lusso, fosse la via per diventare persone rispettabili.

A. de Botton
dal libro “Architettura e felicità”